Gyokuro, il tè verde ombreggiato giapponese.
Un viaggio sensoriale tra tradizione e raffinatezza
Il Gyokuro (玉露), letteralmente “rugiada di giada”
è universalmente riconosciuto come uno dei tè verdi giapponesi più pregiati e raffinati. Apprezzato per la sua squisita dolcezza e il corpo vellutato, il Gyokuro rappresenta l’apice della maestria nella coltivazione, lavorazione e degustazione del tè. Le sue foglie verde smeraldo, la ricchezza aromatica e la complessità sensoriale fanno del Gyokuro un vero e proprio tesoro dell’arte giapponese del tè.
Le origini del Gyokuro risalgono alla prima metà del XIX secolo, un periodo di profonde trasformazioni nella cultura e nell’economia giapponese. Nel 1835, Yamamoto Kahei VI, un mercante di tè di Uji – una delle regioni più celebri per la produzione di tè – perfezionò una nuova tecnica di coltivazione delle foglie, ispirandosi alle pratiche utilizzate per il Tencha (il tè base per la produzione del Matcha).
Il Gyokuro nacque ufficialmente nel 1835, distinguendosi subito per il suo metodo innovativo: la copertura delle piante prima della raccolta. Questo trattamento, chiamato “ooishita”, provoca nella pianta una reazione che arricchisce il tè di aminoacidi come la teanina e riduce la quantità di catechine, responsabili dell’astringenza. Il risultato è un tè dal gusto particolarmente dolce, umami, rotondo e privo di note amare.
Dalla metà dell’Ottocento in poi, la produzione del Gyokuro si è diffusa principalmente nelle regioni di Uji (Kyoto), Yame (Fukuoka) e Okabe (Shizuoka), divenendo sinonimo di eleganza, celebrazione e ospitalità nella cultura giapponese. Ancora oggi, il Gyokuro è spesso riservato alle grandi occasioni e agli ospiti di riguardo.
Tecniche di lavorazione
La produzione del Gyokuro è un processo estremamente complesso e delicato, che richiede esperienza, cura e dedizione. Ogni fase è essenziale per preservare ed esaltare le caratteristiche uniche di questo tè.
1. Selezione della varietà e coltivazione
Le cultivar più utilizzate per la produzione di Gyokuro sono Saemidori, Yabukita, Okumidori, Asahi e Samidori, scelte per la loro capacità di sviluppare un profilo aromatico ricco e una struttura fogliare adatta alla lavorazione ombreggiata.
La crescita delle piante avviene in campi appositamente selezionati, dove il terreno e il microclima contribuiscono all’espressione massima delle qualità organolettiche delle foglie.
2. Ombreggiatura (Ooishita)
La fase cruciale nella produzione del Gyokuro avviene circa tre settimane prima della raccolta: le piante vengono coperte con stuoie di paglia (tradizionalmente) o tessuti sintetici, che riducono la luce solare fino al 90%. Questo induce la pianta a produrre più clorofilla e aminoacidi (in particolare la teanina), conferendo alle foglie un colore verde intenso, un gusto umami, dolce e una texture morbida.
L’ombreggiatura è un’arte raffinata: lo spessore del materiale e il tempo di copertura vengono calibrati con precisione, in base alla varietà della pianta, alle condizioni climatiche e alla tradizione del produttore.
3. Raccolta
La raccolta del Gyokuro avviene generalmente tra la seconda metà di aprile e l’inizio di maggio, rigorosamente a mano. Solo le gemme più giovani e le prime due-tre foglioline vengono selezionate, poiché sono le più tenere e ricche di nutrienti.
La raccolta manuale permette di mantenere intatta la struttura delle foglie e garantisce l’assenza di impurità.
4. Fissaggio al vapore (Asamushi)
Appena raccolte, le foglie vengono sottoposte a un rapido trattamento a vapore, che serve a bloccare l’ossidazione enzimatica e a preservare il colore verde brillante. Questa tecnica, tipica della lavorazione giapponese, differisce dalla cottura a secco cinese, effettuata nel wok o in forno, e contribuisce a mantenere la freschezza e gli aromi vegetali del tè.
Il grado di cottura utilizzato per il Gyokuro è l’Asamushi (蒸し浅, leggera cottura al vapore): Le foglie vengono sottoposte al vapore per un periodo breve, generalmente tra 20 e 40 secondi. Le foglie cotte presenteranno un colore chiaro, lucente, con note fresche, floreali ed erbacee. Il gusto in tazza è delicato e raffinato, con un sapore dolce e fresco. Le foglie, dopo l’infusione, mantengono spesso la loro forma originale e appaiono più integre.
5. Arrotolatura (Momi)
Dopo il fissaggio, le foglie vengono arrotolate a mano (raramente ormai) o con speciali macchinari, in modo da facilitare la successiva essiccazione e dare al tè la sua forma caratteristica: aghi sottili e lucenti, simili a fili di seta. L’arrotolatura serve anche a rompere le pareti cellulari, facilitando l’estrazione degli aromi durante l’infusione.
6. Essiccazione (Kanrei)
Le foglie arrotolate vengono poi essiccate lentamente e a bassa temperatura, per eliminare l’umidità residua senza alterare i composti volatili. In questa fase, il maestro del tè verifica costantemente l’evoluzione del profumo e della texture, intervenendo con abilità per ottenere il perfetto equilibrio tra freschezza e persistenza aromatica.
Degustazione del Gyokuro
Assaporare il Gyokuro è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi e richiede attenzione, rispetto e lentezza. In Giappone, il Gyokuro viene preparato secondo rituali ben precisi, studiati per esaltare la complessità e la ricchezza di questo tè.
1. Preparazione dell’infusione
La preparazione tradizionale del Gyokuro differisce da quella degli altri tè verdi. Si utilizzano piccole teiere, shiboridashi o kyusu, e tazze di dimensioni ridotte, per apprezzare meglio la concentrazione di aromi.
- Quantità: circa 5 grammi di foglie ogni 40 ml di acqua.
- Temperatura dell’acqua: molto bassa, tra 50° e i 60°C. Temperature superiori estrarrebbero note astringenti e coprirebbero la dolcezza.
- Tempo di infusione: circa 90 secondi per la prima infusione; le successive possono essere più brevi e con acqua leggermente più calda.
2. Analisi sensoriale
Il Gyokuro si presenta in tazza con un liquore verde chiaro, leggermente velato e brillante. Al naso, le note dominanti dipendono dalle cultivar utilizzate e dal terroir, ma generalmente sono marine, di alghe, spinaci freschi, edamame e una dolcezza della frutta tropicale e la freschezza dei fiori primaverili. In bocca, il Gyokuro avvolge il palato con una texture morbida e densa, una dolcezza suadente e un umami intenso, lungo e persistente. L’astringenza è minima, lasciando spazio a una piacevole sensazione vellutata.
Nella nostra selezione di tè verdi giapponesi troviamo due Gyokuro, provenienti dalla zona di Kyoto.
Natural Gyokuro: Un tè raro da cultivar Yakubita, dal sapore setoso e leggero umami, accompagnato da un dolce profilo erbaceo. I suoi aghi eleganti e sottili di verde scuro creano un liquore verde pallido. ombreggiato per tre settimane, prima del suo raccolto primaverile, Natural Gyokuro è un tè davvero lussuoso.
Heavenly drop Gyokuro: blend di tre cultivar autoctone, Gokou, Okumidori e Saemidori, è un tè con un ricco e intenso e setoso sapore di umami, accompagnato da sentori di caramello e un persistente aroma di melone. Dagli aghi lunghi e sottili di color verde scuro, in tazza questo tè ha un liquore liquore verde chiaro brillante. Ombreggiato per tre per tre settimane prima del suo raccolto primaverile, Heavenly Drop Gyokuro è un tè davvero sofisticato.
3. Abbinamenti
In Giappone, il Gyokuro viene spesso servito da solo, per non coprire la sua delicatezza. Tuttavia, può essere accompagnato da wagashi (dolci tradizionali a base di fagioli rossi), sushi, sashimi, tofu o piatti leggeri, che ne esaltano la complessità senza sovrastarla.
4. Riti e curiosità
Un’usanza interessante legata al Gyokuro è quella di gustare, alla fine delle infusioni, le foglie rimaste nella teiera, condite con salsa di soia o yuzukosho. Queste foglie, ricche di nutrienti, hanno una consistenza tenera e un sapore piacevolmente vegetale.
Il Gyokuro è spesso considerato un tè “da meditazione” e viene utilizzato nelle cerimonie più intime, tra amici o in famiglia, come simbolo di stima, rispetto e celebrazione.
Il valore simbolico e culturale del Gyokuro
Oltre al suo valore gastronomico, il Gyokuro rappresenta la quintessenza della cultura giapponese del tè: equilibrio tra uomo e natura, ricerca della perfezione, dedizione al dettaglio e ospitalità raffinata. Ogni tazza di Gyokuro narra una storia di fatica, tradizione e rispetto per la materia prima.
In un mondo sempre più veloce, degustare il Gyokuro invita a rallentare il tempo, a coltivare la lentezza e ad assaporare ogni istante, goccia dopo goccia.
Il Gyokuro non è solo un tè, ma un viaggio sensoriale e culturale. Che sia gustato da appassionati esperti o da chi si avvicina per la prima volta al mondo del tè giapponese, il Gyokuro sa conquistare per la sua eleganza, la sua profondità e il suo straordinario equilibrio. Ecco perché, ancora oggi, rimane il simbolo più luminoso dell’arte e della raffinatezza del tè verde nipponico.